Cose nuove, cuore nuovo

imageNon mi sento a mio agio se sento una brutta notizia alla televisione, mi si piazza un peso sullo stomaco se si perpetra un ingiustizia o violenza su di un minore…” Chiunque farà del male a uno dei più’ piccoli, l’avrà fatto a Me, meglio per lui si getti in mare con una pietra di macina legata al collo…”

Mi sento in colpa se non do una moneta ad un bisognoso, peggio se nel suo viso leggo fame o disperazione e sto di merda se faccio cenno con la mano di non avere nessuna moneta,  comodamente seduto in auto al di là del finestrino chiuso come il mio cuore in quel momento, perché qualche soldo c’è sempre nel fondo di qualche tasca, e non deve prevalere la probabilità del se realmente si comprerà un pezzo di pane o se dovrà dare il tutto al suo aguzzino, non esiste differenza al suo disagio ne alla sua disperazione.

Non riesco nemmeno a vedere per intero un film che contenga immagini e parole che ledono la morale e l’etica dell’altrui persona coinvolta, o che mi mostri persone o animali che subiscano un qualsiasi che, di ingiusto e immorale.

Sono abituato a combattere con problemi di giustizia sociale, da sempre sono chiamato a sopravvivere al quotidiano, con le sue molteplici consuete piccole e grandi difficoltà, mi sono stupidamente complicato la vita innumerevoli volte per questioni economiche, e spesso ho lottato per il superfluo, mi sono trovato coinvolto per mille volte in complicate situazioni sentimentali, anche con sfaccettature e risvolti qualche volta drammatiche con tutte le complicanze esistenziali che comportano determinate situazioni, coinvolgendo cuori e persone.

Sulla mia pelle ho imparato a conviverci, a superare stati d’animo che sembravano tristemente insuperabili, non mi sono mai abbattuto ne lasciato andare a me stesso, nonostante in parecchie circostanze ho pensato fosse finita perché proprio non ce la facevo più. Ora altre battaglie che non avrei mai e poi mai pensato minimamente di dover affrontare mi ostacolano un quieto vivere, e non sono semplici complicazioni che sfociano in paure, sono piccole ansie che accumulate creano stati angosciosi. La sostanziale differenza per fare un esempio banale può essere che la paura io la intendo andare a 200 km. orari in curva con una moto,  mentre volare in aereo per me è puro panico, in sostanza la paura la traduco in adrenalina e la gestisco, del panico ne sono terrorizzato ed è totalmente fuori dal mio controllo.

Posso rovinarmi una giornata nel vedere litigare e sentire insulti per futili motivi due persone a me sconosciute, e se leggo un articolo che parla di uno “sgombero” di nomadi dai sotterranei di un supermercato dove nel fuggi fuggi generale un bambino rimane in piedi immobile e piange disperato solo e abbandonato che nel mentre si fa la pipì addosso per la paura, allora le giornate e le notti “rovinate” diventano due o più.        Evito di guardare immagini sui tabloid di cani e gatti abbandonati o peggio maltrattati o uccisi, mi sconvolge letteralmente l’azione e ancor più la malvagità e stupidità umana di chi compie un azione tanto vile, spregevole e ignobile, non tanto per l’atto compiuto in se stesso, ma per dove arriva il male insito nell’uomo, che oggi maltratta o uccide l’animale, domani usa la stessa violenza sugli altri esseri umani.

Mi addolorano profondamente le persone negli orfanotrofi, negli ospedali, nei ricoveri, frequentemente abbandonati al loro destino da consorti, figli o parenti stretti. Una bestemmia prima che all’orecchio mi arriva come un pugno nello stomaco, non solo per il motivo principale del l’insulto a Dio, ma mi ferisce anche la profonda ignoranza e maleducazione di chi la pronuncia, che sentendosi  grande, non sa in realta’ di essere più piccolo di un verme, e non parlo solo di dimensioni.

Non sopporto nemmeno vedere scene di caccia di nessun genere e quando osservo un uccellino che su di un ramo cinquetta, proprio non mi capacito di come si possa uccidere con una fucilata, di recente, ai limiti della paranoia, mi sono  chiesto se i pesci soffrono nel morire di asfissia o arpionati per essere issati a bordo di una imbarcazione dopo la cattura. Non voglio nemmeno commentare gli idioti che inquinano, dalle grandi aziende  al piccolo imbecille fai da te che abbandona i rifiuti nel bosco. Quando vedi un gabbiano imbrattato di petrolio o l’orso polare che a breve sarà estinto per colpa del surriscaldamento globale, difficile reprimere quel soffocante senso di nausea mista a disgusto.

Per usare un eufemismo,  mi dà fastidio ascoltare e vedere immagini di allevamenti di animali, come le mucche da latte che vengono tenute sempre nei loro due metri quadrati per i soli sei anni che vengono tenute vive ( invece che 15 come un tempo) e imbottite di farmaci per non ammalarsi e produrre latte, le stesse che partoriscono un vitello da cui vengono immediatamente separate alla nascita, perché il latte è destinato al consumo umano e il neonato viene subito nutrito a latte in polvere, nel mentre muggiscono disperatamente per giorni nel vano tentativo istintivo di allattare il proprio piccolo. Come non è bello vedere “scartare” a migliaia, pulcini maschi che non faranno uova, buttati vivi direttamente nella macina per divenire componenti da mangime per altre bestie.

Mi si chiude lo stomaco e mi fa male il cuore vedere delle “schiave” del sesso buttate come carne da macello sulle strade, in aggiunta al dolore di sapere che si prostituiscono costrette da esseri indegni di appartenere agli umani,  e noi tutti  lasciamo che così sia con un indifferenza tale che raggela il sangue. Mi angustio e mi vergogno per ogni barcone che arriva via mare carico di disumana miseria umana e sento il cuore rallentare a seconda delle vittime di ogni naufragio che quando è provocato, provo sgomento, rabbia e se possibile, ancora più vergogna.

Ma il momento catartico, quello dove mi serve tanta forza per riprendere il respiro con il ritmo regolare, e devo essere più vigliacco che mai,  e’ quando nel bel mezzo di una cena, una associazione umanitaria, ti fa vedere la  testona di un bimbo appoggiata a due spalline con all’estremità due rami secchi per braccia a ricordarci che mentre noi buttiamo tonnellate di cibo avanzato tutti i santi giorni nei cassonetti dell’immondizia, alcune decine di migliaia di bambini nel mondo muoiono di fame. Per non toccare l’argomento che ci copre d’infamia più di ogni altra cosa al mondo, le guerre, quelle viste nel dettaglio, possono anche destabilizzare completamente la mente e l’intimo umano.

Ero abituato a vedermela brutta perché scarseggiava il lavoro, o c’era troppa concorrenza, me la facevo sotto se saltavo la rata di un prestito, o se non onoravo un impegno contratto con qualcuno, ma trovavo sempre gli spazi giusti per fare pace con gli altri e con me stesso, arrivava sempre prima o poi l’attimo di serenità che ti aiutava ad andare avanti, adesso ho bisogno di riprendermi anche quando il mio cagnolino sta poco bene… Si potrebbe trattare di ipersensibilità o eccessivo buonismo,  oggi ho afferrato delicatamente un ragnetto per una zampetta e l’ho deposto fuori dalla finestra, se in cortile incontro un nido di formiche, le aggiro badando bene di non calpestarle.

Ma penso più ad un nuovo stile di vita, più sincero e consono al mio nuovo io.

Devo imparare altri modi per difendermi da queste nuove situazioni, devo conoscere un altro lato di me che non sapevo sarebbe emerso, non si finisce mai di conoscersi e di prendere la vita nel giusto verso, diversi stati d’animo, diverse situazioni da affrontare a cuore aperto e spada tratta, con coraggio e determinazione, non si tratta più di avere altri oggetti e inutili materialità di cui vantarsi e per cui stupidamente  ci si rovina l’esistenza, il tempo stringe e già troppo è stato sprecato,  non fosse che per riscattare gli errori del passato, recuperare autostima e dignitosa appartenenza ai colori della nostra pelle,  e ora si debba lottare per ciò che veramente conta,  per il bene, per l’onore e per l’Amore.

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