Il fiore ciccione.
Se ne sta ignuda davanti alla finestra la pianta grassa, sta ferma a prendere quello che la natura gli passa, sole, acqua quanto basta e diventa grande. Era piccola la pianta grassa, ed è cresciuta, ora nasconde il vaso che l’accoglie.
Sta a guardare cosa succede fuori, dove trascorre il tempo in cui tutti si impegnano a vivere il meglio possibile… e lei diventa sempre più grande e grassa.
La pianta ingrassa senza fare nulla, con il solo affanno di sperare ci si ricordi di lei per una annaffiata ogni lunedì.
Ho voglia di un discorso intelligente…da fare con un amico al bar.
L’amico li al bar, in qualche modo lo trovo, e si comincia a parlare. Mi dice, non sembra tu appartenga a uno stile di vita che vai predicando…
Infatti, ci sto ancora provando, rispondo io
Allora intanto smetti le vesti del santo…
Mai portate… dico.
Non parrebbe, replica l’amico…
Rispondo, sono fallibile lo so, quel che non so, è se anche Tu sai di esserlo.
Sarebbe un bel finale se avessi parlato con qualcuno, ma l’amico l’ho immaginato sennò con chi potrei parlare in questo modo?… Perché qualcuno così esiste, il difficile è trovarlo. Il Charly… Non che con Lui facessi grandi discorsi, o meglio, iniziavamo con grandi parole, ma non c’era mai un finale, ci si perdeva presto nei bicchieri di cui ormai ne vedevi tristemente il fondo. Ci si perdeva in alcol e altro ancora, ma adesso il Charly non c’è piú e nel l’attesa aspetto e spero in un altro amico con cui discorrere e bevo solo caffè.
Chissà se la pianta grassa ha bisogno di un amica. Se fosse, siamo uguali a lei. Aspettiamo e speriamo che ogni tanto qualcuno ci butti giù dal cielo un po’ d’acqua fresca. Aspetto un altro Charly e se non arriva lo ritroverò in cielo con l’annaffiatoio in mano.